Lewis Russell
La Spada del Serpente
Aggiornamento: 19 gen 2019

America Centrale, Marzo 1519
Ixtili era felice mentre saliva sugli scalini della grande piramide, insieme a un piccolo gruppo di persone. Nello stesso momento, altri uomini, posti proprio ai bordi della scalinata, guardavano quel gruppo, incuriositi. Tutti si chiedevano cosa essi avessero visto per essere onorati in quel modo. Nessuno lo sapeva bene e le voci che si susseguivano erano numerose. Arrivato in cima, il primo degli uomini del piccolo gruppo fu fatto stendere su un altare, da quattro sacerdoti. Un altro di quelli, che aveva tutta lโaria di essere piรน importante, si avvicinรฒ con sguardo severo. Lโemozione era alle stelle, il rito stava per compiersi. Il sacerdote prese un coltello di ossidiana e, in maniera solennemente ma con un gesto fulmineo, lo piantรฒ nel ventre dellโuomo, che reagรฌ urlando e scuotendosi. Tenuto fermo dai sacerdoti, quello piรน importante continuรฒ la sua opera di taglio e dopo un poโ, quando ormai lโuomo aveva finito di urlare, estrasse da quel corpo qualcosa, qualcosa che mostrรฒ a tutto il pubblico, che rimase come estasiato: un cuore, ancora pulsante. Quellโuomo, sacrificandosi, era asceso al cielo. Aveva raggiunto gli dei che aveva visto. Ixtili non vedeva lโora che arrivasse il suo turno.
ยซRiverito oratore, pensa che i sacrifici basteranno?ยป
Un uomo, dalla terrazza della sua sfarzosa reggia poco lontana, guardava la piramide.
ยซSono sempre bastati, sacerdote massimo.ยป
ยซA mio modesto parere questa situazione รจ diversa. Con tutto il rispetto, riverito oratore, penso che sia necessario interpellare il dio.ยป
ยซNon รจ affatto una cattiva idea. Ma voglio essere presente.ยป
ยซSia fatta la sua volontร , riverito oratore. La prego di seguirmi.ยป
I due uomini, circondati da una schiera di guardie, abbandonarono la reggia, camminando nella strada principale della cittร di Tenochtitlan, dove le costruzioni di pietra sembravano perdersi nellโorizzonte, alternandosi a imponenti piramidi a gradoni. Raggiunsero ben presto una di quelle e vi salirono. Sulla sua sommitร si trovava una stanza spoglia, dove immediatamente i due si prostrarono.
ยซDivino Quetzalcoatl, ti chiediamo udienza.ยป
Ci fu un lungo silenzio.
ยซAlzatevi.ยป disse infine una voce squillante. Obbedendo a quell'ordine i due uomini poterono vedere chi avevano davanti: un bambino, dalla carnagione incredibilmente chiara, vestito solo di una tunica bianca. La sua pelle e i suoi abiti contrastavano aspramente da quelli dei due, che avevano una carnagione molto scura e indossavano piume e foglie, con numerosi dettagli in oro e molte pitture sul corpo.รน
ยซCosa vi porta da me?ยป
ยซI suoi simili sono finalmente giunti, divino.ยป disse il sacerdote.
ยซDunque?ยป
ยซPotente Quetzalcoatl, dio del Serpente e del Vento, conosciamo le profezie.ยป disse lโaltro uomo ยซma io voglio sapere le vostre vere intenzioni. Le scritture dicono che vi vogliate riprendere il trono, ma voi il trono lo avete sempre avuto. Non vi abbiamo mai smesso di adorare, divino. Mille e mille sacrifici umani sono stati rivolti a voi, di continuo, anche in questo momento.ยป
Ci fu un nuovo lungo silenzio.
ยซDio supremo, ti supplico, parlaci. Centinaia di anni fa avete solcato i cieli superiori per insegnarci le scienze e le arti. Vogliamo di nuovo essere un tuttโuno con voi, divini esseri dalle bianche braccia.ยป
Stavolta, dopo una breve pausa, il dio tornรฒ a parlare.
ยซQuello che voi umani non capite รจ che lโintera vostra vita, lโintera vostra esistenza, non รจ altro che un esperimento. Un susseguirsi di esperimenti. I miei simili vengono a riprendersi il mio lavoro, il mio retaggio. La mia ereditร .ยป
Ore dopo, lโuomo che tutti chiamavano โriverito oratoreโ era di nuovo nella sua reggia. Le colonne dโoro si susseguivano una dopo lโaltra e sul pavimento erano riverse unโinfinitร di pietre preziose, mentre un poโ ovunque si trovavano dei giacigli con delle meravigliose donne che lo aspettavano. Lui, perรฒ, sembrava disinteressato a tutto quel lusso e raggiunse velocemente il sacerdote, che lo aspettava su un terrazzo che dava sulla cittร .
ยซHo visto qualcosa, nel tuo sguardo, quando eravamo a cospetto del dio. Ho ragione, sacerdote? Hai capito le sue misteriose parole?ยป
ยซSรฌ, riverito oratore. Ho ragione di credere che gli dei siano adirati per qualcosa in nostro possesso, di loro appartenenza.ยป
ยซHo capito di cosa stai parlando: la reliquia del Serpente. ร quella lโereditร di cui il dio parlava.ยป
ยซSรฌ. Dobbiamo riconsegnarla.ยป
ยซVa bene, sarร fatto. Bandisci supreme celebrazioni e portala da loro.ยป
Il sacerdote annuรฌ e fece per andarsene, ma si girรฒ quasi allโimprovviso.
ยซLei non viene, riverito oratore? Se si ricorda, hanno chiesto di lei. Piรน volte.ยป
ยซNo. Non posso abbandonare Tenochtitlan.ยป
ยซVa bene. Sia fatta la sua volontร , riverito oratore.ยป
Il giorno dopo, una grande festa accompagnรฒ un maestoso corteo mentre esso si dirigeva verso lโesterno della cittร . Ogni componente di quella delegazione era felice: era trapelata la notizia che quella fosse una missione divina e che i partecipanti avrebbero visto, con i loro occhi, gli dei di cui tutte le scritture parlavano. Il morale degli uomini era alto, mentre le ore passavano e, infine, dalla foresta emersero le costruzioni di unโaltra cittร : Cholula.
Fu un poโ allโimprovviso che la delegazione li vide.
Esseri strani, spesso fatti interamente di un metallo chiaramente plasmato da unโentitร divina.
Probabilmente automi senza unโanima. Alcuni di quelli avevano corpi che non sembravano in alcun modo simili a quelli di un essere umano, avendo forme strane e con due teste dalle quali provenivano rumori orribili. Sembravano creature infernali: subito, nel corteo, si sparse una forte preoccupazione. Gli uomini si fermarono, facendo avanzare verso quegli strani esseri solamente il sacerdote massimo e pochi altri che, appena arrivarono vicini ad essi, si prostrarono velocemente. Uno di quegli esseri, quello che appariva piรน importante, fece loro cenno di alzarsi. Vicino a quello ce nโera un altro, che perรฒ non era di metallo come tutti, ma, probabilmente privo di volto, indossava un mantello di un materiale sconosciuto che lo copriva interamente. Iniziarono a parlare, in una lingua divina, melodica e armoniosa come una dolce canzone. Il sacerdote porse al dio piรน importante qualcosa. Una spada luminosa. Il dio la prese e lโanalizzรฒ. Allโimprovviso, la terrร sembrรฒ tremare e delle piccole pietre sembrarono alzarsi in cielo. I tagli di quella spada, costituiti da due linee luminose, ondeggiarono: il Serpente si stava risvegliando. Il dio, soddisfatto, la piantรฒ in terra, guardando il sacerdote. Tornรฒ a parlare, con quella sua voce melodiosa, che perรฒ ben presto fece rabbrividire qualcuno, del corredo, che la comprendeva.
ยซGrazie, sarร un bel regalo per il nostro re. Ma non รจ questo quello che cercavo. Io cercavo il vostro imperatore. Dovevo dargli un messaggio, ma a questo punto poco importa. Lo darรฒ a voi.ยป
Continuรฒ subito, in maniera trionfale.
ยซIn nome di Dio, di nostro Signore Gesรน Cristo e della Beata Vergine Maria, io, Hernรกn Cortรฉs, dichiaro queste terre sotto il dominio del loro fedele servitore Re Carlo, sovrano di Spagna, imperatore dei Romani, Re dโItalia e Arciduca dโAustria. Possa, sul suo magnifico impero, mai tramontare il Sole.ยป
Afferrando saldamente la spada, si girรฒ e fece per andarsene.
ยซComandante, che ne facciamo di questi infedeli?ยป lo fermรฒ lโuomo incappucciato, dal cui mantello si riuscรฌ a vedere una strana piccola croce dโoro.
ยซUccideteli, frate Geronimo. Uccideteli tutti.ยป
Nota Storica: il โriverito oratoreโ (โtlatoaniโ, in lingua azteca) รจ Montezuma II, lโimperatore degli Aztechi quando arrivarono i Conquistadores. Come scritto nel racconto, Cortรฉs chiese piรน volte di incontrarlo, ma ciรฒ gli fu concesso solo quando, nel 1521, marciรฒ con i suoi uomini nella capitale Tenochtitlan, che distrusse qualche anno dopo e dalle cui ceneri nascerร la moderna Cittร del Messico. ร da notare che il contingente dei conquistadores di Cortรฉs fosse esiguo (le unitร di cavalleria contavano solo 15 cavalli), ma gli aztechi erano totalmente impreparati alla tecnologia degli europei, anche quella che ci puรฒ sembrare piรน banale (le strane creature descritte nel racconto altro non sono che uomini a cavallo, che gli Aztechi non riuscivano a distinguere e pensavano essere un'unica creature). La spedizione di Cortรฉs inoltre era iniziata sotto il controllo del governatore di Cuba ma, in un atto di โammutinamentoโ, il conquistadores si mise al diretto servizio di re Carlo (Carlo V dโAsburgo, da non confondere il suo titolo di โimperatore dei Romaniโ con quello degli imperatori dellโantica Roma: tale titolo onorifico era riservato allโimperatore del Sacro Romano Impero), scrivendogli varie lettere che spiegano le sue ragioni. Questo gli varrร la nomina di Governatore delle terre conquistate. Cortรฉs, nonostante i notevoli regali degli aztechi e anzi, spinto dalle immense ricchezze che possedevano, continuerร la facile conquista dei loro territori, tentando di convertire la maggior parte dei nativi al cristianesimo, ma non mancherร di sterminarli, come successo nellโeccidio di Cholula.